17-08-2022, 14:29:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-08-2022, 14:38:14 da un_ottico1965.)
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TRAMA:
Negli anni Trenta, prima dell'esplosione della Seconda guerra mondiale, Miluzza (Cara)è poco più di una bambina, candida e sensuale.
Nel paesino del profondo Sud in cui la giovane vive, molti sguardi morbosi si concentrano su di lei.
A salvarla da uno scandalo annunciato non sarà la madre (Sandrelli), generosa e passionale, né il padre, uomo semplice e impotente, bensì un soldatino fuggiasco (Bova).
Poche volte, nel cinema italiano, si era scesi qualitativamente così in basso.
La sfilza di ovvietà oscilla tra il tragico e il ridicolo: chi riuscisse a resistere per quasi due ore a questo penoso polpettone meridional-sentimentale, preferirà forse ridere per non piangere.
Non si arriva neanche al kitsch: è solo uno stracotto per pubblico televisivo in cerca di stereotipi "popolar-chic" in salsa un po' più osé. Il bel libro omonimo di Domenico Rea ha vinto invece, nel 1993, il Premio Strega.
audio = italiano (stereo)
durata = 1h43'27s