Siamo nel 1947. Port è un musicista senza ispirazione, Kit è sua moglie, una scrittrice a sua volta in crisi; insieme con l'amico George (che più tardi li abbandonerà) arrivano dagli Usa a Tangeri. Cercano di risolvere i loro problemi creativi e coniugali attraverso l'eccezionalità dell'esperienza africana. Port, però, si ammala di tifo e muore. Kit prosegue da sola: raccolta da una carovana di Tuareg, ha una drammatica storia d'amore con il loro capo. Dal libro di Paul Bowles: paesaggi suggestivi e angosce esistenziali d'annata. Ma Bertolucci ha saputo fare di meglio.
RECENSIONE/NOTE:
Seconda puntata di Bertolucci fuori casa, per uno dei suoi film più enigmatici. Il tè nel deserto, non è un film in cui non ci si deve porre la domanda “perché?” (perché i personaggi sono partiti, perché si comportano in un certo modo, perché parlano da intellettualoidi, ecc.), e nemmeno la domanda “chi?” (chi sono, per esempio, il che porterebbe ad altre domande simili che approfondirebbero questa), ma dove regna imperioso un solo fattore: il “dove”. I luoghi, nel film, sono quasi tutto, se uno li afferra, può intuire tutta l'operazione, il problema è capirli, e per questo, servono sia la conoscenza geografica, che quella storica: la prima, porta a capire l'aridità del continente Africa, ed il suo gigantesco fascino, causato dagli spazi sterminati (ricordiamoci che gran parte dell'azione si svolge nel Sahara), da un gioco di luci provocato dai movimenti del Sole e della Luna, che creano linee di demarcazione praticamente invisibili tra il cielo ed il deserto, come fa notare Malkovich nel discorso che fa a Kit, secondo cui, il primo, come se fotte fatto di sabbia, diventa più solido e pastoso, ad una certa ora, come uno scudo che protegge dall'oscurità e dall'oblio di ciò che non si conosce (cosa che riallaccia la vicenda al titolo originale “Il cielo riparatore”, che giustifica, in qualche modo, l'agonia terrena dei protagonisti, che guardano con sofferenza il cielo, la loro unica illusione di felicità). Il secondo fattore , invece, serve come “riparo”: l'arretratezza tecnica dell'Africa, porta ad un ispessimento della cultura del luogo, ed i “selvaggi”, con la loro decisione, riescono a sovrastare l'impotenza spirituale americana, cosa che è da ricollegare anche alla tensione politica dell'epoca tra Stati Uniti e Medio Oriente, con i primi che stava ancora crogiolandosi nella sua epoca di felicità, ed il secondo, ancora chiuso, eterno protettore dei suoi beni terreni (il petrolio). Il regista, sposta i borghesi annoiati dei suoi maestri, in questo contesto esotico, tentando di riproporre la formula classica dell'esposizione della loro decadenza, con qualche piccolo cambiamento: invece di essere rinchiusi nel loro mondo neo capitalista ormai invecchiato, sono resi succubi di loro stessi, privi di ispirazione e di amore, e spinti alla fuga in luoghi remoti dalla loro infelicità. Il connubio, come era anche prevedibile, funziona molto più che in contesti rinchiusi (Ultimo tango a Parigi) e soffocanti, confermando l'ipotesi che Bertolucci sia un regista più hollywoodiano (naturalizzato dalla sinistra italiana) che altro, troppo americano per gli italiani, troppo italiano per molti americani, comunque, sempre piuttosto interessante (scusando qualche recente caso...). Oltre a questo, è aiutato da un cast d'eccezione con Malkovich sopra a tutti, da una colonna sonora magnifica e da una fotografia perfetta, nonché dal suo particolare piglio da kolossal. Il tè nel deserto, non è un capolavoro, è un po' ostico, ed anche (a tratti) criptico, ma è un film atipico ed onesto, un'opera che è formata di grandi parole, ma anche, e soprattutto, di grandi silenzi.
All'università di Oxford Charley e Stephen, due maturi professori, si invaghiscono di Anna, una studentessa appena arrivata. A complicare le cose interviene il corteggiamento del govane studente William che presto diventa il fidanzato della ragazza. Quando William muore in un pauroso incidente a pochi metri dalla casa di Stephen, quest'ultimo seduce Anna ancora sotto shock. Sceneggiato da Harold Pinter da un romanzo di Nicholas Mosley, il film è un gelido e spietato ritratto delle ipocrisie e delle perversioni che si nascondono dietro le strutture tradizionaliste ed elitarie di una struttura come l'università di Oxford. Pulsioni selvagge mischiate alle cieche ritualità delle convenzioni. Attori strepitosi e la coppia Losey e Pinter al suo massimo splendore.
La ballerina Rusty Parker lavora nel night club del suo fidanzato Danny McGuire. Un giorno Rusty decide di partecipare al concorso per diventare la ragazza copertina di Vanity, il cui editore John Coudair anni prima aveva corteggiato la nonna della ragazza, Maribelle Hicks.
Indecisa se seguire la carriera di cover girl o lavorare ancora per Danny, Rusty decide di restare al night club, a condizione che sia il fidanzato a chiederglielo. Danny non vuole però intralciare i piani della ragazza e le dà un motivo per andarsene.
Rusty diventa col tempo una star di Broadway, alcolizzata e sul punto di sposare un uomo che non ama. Fino a che non decide di ripensarci.
Eccomi di ritorno dopo circa 2 anni d'assenza per motivi vari, cari amici cinefili!
Son sicuro che ne vedremo delle belle in questo "nuovo" Club del mio amico ed ex collega (sono stato un suo admin e il "maestro" mi ha insegnato tante cose e ancora lo ringrazio) LucianOttico!!!! "Nuovo" perché io conobbi la sua vera prima nascita e il primo vagito non si scorda mai!
...::: TRAMA :::...
Patagonia. Coco, disoccupato argentino cinquantaduenne cerca di vendere coltelli a un gruppo di lavoratori del petrolio. Purtroppo però i coltelli sono troppo costosi per loro e non riesce mai a venderne uno, ma tenta comunque invano di venderli a una guardia di sicurezza come una tangente e a un cantante di cabaret che incontra sul suo cammino. Coco vive in un piccolo appartamento con la figlia e i suoi figli e cerca di prendere un posto di lavoro in un distributore di benzina. Un giorno Coco aggiusta l'auto in panne di una donna anziana e gli viene donato un dogo argentino pedigree. Coco è totalmente confuso, ma mantiene il cane. Quando torna a casa però viene cacciato di casa da sua figlia per aver scelto di tenere il cane al posto suo. Coco chiama il cane "Lechien" credendo che questo sia il suo vero nome, ma in realtà significa semplicemente "il cane" in francese.
Improvvisamente la vita di Coco incomincia a cambiare, molte persone gli chiedono di prestare il cane per fare la guardia alle case e grazie al direttore della banca incontra il suo amico Walter, un allenatore, il quale gli assicura che il cane diventerà un campione. Molto tempo dopo infatti il cane vince il terzo premio e Walter incomincia a stipulare accordi e a scommettere, ma purtroppo Bombón non è in grado di gareggiare. Deluso, Walter torna al suo ranch con il cane e consiglia a Coco di sistemarsi da qualche parte. Coco incomincia sentirsi perso senza il cane e torna da Walter solo per riprenderlo. Bombón però è scappato e lo ritrova con una femmina di cane meticcio. Alla fine Coco può finalmente vivere nella serenità con il suo cane.
TRAMA: Elisa è un'attricetta e cantante di scarso talento, ma molto graziosa. Era di buona famiglia, tant'è che ha ancora a servizio il suo vecchio maggiordomo Carmine, ma oramai ha dissipato tutte le sue sostanze. Carmine, tanto fedele alla signora quanto scaltro, cerca di aiutarla a fare nuove conoscenze, a tessere una rete di relazioni che possa farla rientrare in società o perlomeno reintrodurla nel giro dello spettacolo, per guadagnare finalmente qualcosa. E così la conduce ad un veglione mascherato, frequentato da attrici, impresari teatrali e buoni partiti. Mentre Carmine si attende che qualche pesce grosso cada nella sua rete, è però il modesto Celestino, commesso della farmacia del paese, ad innamorarsi di Elisa. Quando lei va in laboratorio per ordinare una pomata, in vista della serata, lui la nota e si invaghisce perdutamente di lei. Celestino è un ragazzo sensibile e romantico e quando va dalla sua amata per portarle il farmaco, le scrive la ricetta del preparato in versi. Elisa, stando al gioco, lo ingaggia per fare le frizioni sul corpo, cosa che Celestino fa assai volentieri, tra l'imbarazzato e l'estasiato. E la sua verve sentimentale ha alla fine successo: Elisa si mostra sensibile alle sue attenzioni e si fa baciare.
Nel frattempo, la rete calata da Carmine inizia a dare i primi frutti: il barone Liborio Mellifluo, che si era invaghito di una 'mascherina' al veglione, invia ad Elisa un invito a teatro per la sera, ritenendo erroneamente che la ragazza corteggiata sia lei. Il furbo Carmine coglie al volo l'occasione e spinge la padrona ad abbandonare la fresca relazione con Celestino, per coltivare quella col facoltoso barone. Per mettere del tutto fuori gioco Celestino, si traveste da ex ufficiale nobiluomo e va dal signor Luigi, il titolare della farmacia, per lamentarsi del comportamento del commesso. E così il povero Celestino viene licenziato. Elisa preferirebbe il giovane e romantico Celestino all'anziano e viscido barone, ma Carmine è molto attento ad impedire che la padrona si faccia dominare dai sentimenti. E, con travestimenti e messe in scena studiate, irretisce il barone e al punto da farsi ospitare a spese di questi in albergo. Poco dopo, però, scopre che il barone non è quel gran riccone che tutti credono: è vero che dovrà ereditare un ingente patrimonio dalla vecchia zia, ma questa per quanto malata non ne vuol sapere di morire. Di qui l'evoluzione del piano di Carmine: far sì che Elisa, con una serie di studiate dilazioni, non si conceda al barone prima della morte della ricca zia.
Intanto Celestino, dopo aver inutilmente tentato il suicidio per disperazione, viene accolto nella casa di Giuseppe, dentista benestante che lo ha distolto dal proposito di uccidersi. Stabilitosi nella nuova dimora, Celestino scopre che la giovane figlia di Giuseppe, Maria, era stata fidanzata fino a poche ore prima proprio con il suo capo Luigi, il titolare della farmacia, che cercava con questo fidanzamento di sistemarsi. Adesso, però, dopo un litigio fra suo padre e il pretendente, Maruzza è libera. Mentre però Maruzza si innamora di lui, Celestino rimane invaghito di Elisa. Lei, peraltro. ricambia quest'amore ed è sempre più sofferente nel ruolo di preda del barone.
Capito questo, e definitivamente motivato dall'improvvisa dipartita della zia di Liborio, Carmine decide di intervenire in maniera diretta e risolutiva su Celestino. Fingendosi lo zio di Elisa, confida all'innamorato che la ragazza ha una gamba di legno: deluso, Celestino decide di smettere di sognarla ancora. E così, alla fine, Carmine riesce a piazzare Elisa col barone, ora davvero ricco, mentre Celestino si fidanza volentieri con Maruzza, e Luigi resta a bocca asciutta.
TRAMA: Sarah e Phil vedono le loro esistenze andare in frantumi a causa della strana scomparsa del loro figlio. Phil, poliziotto di New York, tenta una forma più tradizionale di guarigione dal dolore ma finisce per perdere la sua bussola morale. Sarah, invece, intraprende un inaspettato percorso di accettazione che la mette in situazioni sempre più pericolose. SCHEDA:
Titolo originale: Meadowland Lingua originale: Inglese Paese di produzione: Usa Anno: 2015 Durata: 90 min Genere: Drammatico Regia: Reed Morano Cast:Olivia Wilde, Juno Temple, Elisabeth Moss, Giovanni Ribisi, John Leguizamo, Luke Wilson, Kevin Corrigan, Merritt Wever
TRAMA:
Un giovane sbandato uccide un tassista in modo atroce e senza un apparente motivo. È condannato a morte e impiccato.
La costruzione narrativa segue parallelamente i percorsi di tre personaggi (il ragazzo, il tassista e il giovane avvocato difensore).
È la versione più lunga destinata alle sale del Decalogo 5.
Premio Speciale della Giuria a Cannes.
Generale
ID univoco : 234563762046512818643980736584557854517 (0xB077565A8F99190488EC1B4D3838FF35)
Nome completo : D:\Breve film sull'uccidere (Krzysztof Kieślowski, 1988) BDrip 1080p x264 Classics.mkv
Formato : Matroska
Versione formato : Version 2
Dimensione file : 1,31 GiB
Durata : 1o 26min
Bitrate totale : 2.174 kb/s
Data codifica : UTC 2020-11-15 18:02:06
Creato con : mkvmerge v5.3.0 ('I could have danced') built on Feb 9 2012 10:38:07
Compressore : libebml v1.2.3 + libmatroska v1.3.0